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Un tour birrario nella ex Cecoslovacchia (parte II): Praga

Dopo le tappe a Bratislava (Slovacchia) e Olomouc (Moravia), arriva il momento di spostarsi a Praga che, oltre ad essere la capitale della Repubblica Ceca (e una delle città più belle e affascinanti d’Europa), è senza dubbio fra le destinazioni birrarie più importanti a livello mondiale. Da questo punto di vista, visitare Praga richiede preparazione e pianificazione. I posti di interesse birrario sono tantissimi e dislocati un po’ ovunque in una città che è molto estesa. Per prepararsi consiglio il libro “Guia cervecera para borrachines” (disponibile anche in versione inglese con il titolo “Prague: a pisshead’s pub guide”) e il blog del “Pivni Filosof”, entrambi dell’argentino Max Bahnson. La guida, piuttosto rustica, narra le scorribande alcooliche dell’autore nei pub di Praga. A ogni zona della città è dedicato un capitolo con relative tappe da non perdere. Tenere i ritmi alcolici di Max Bahnson ritengo sia molto complesso, ma la guida offre diversi consigli e spunti utili per selezionare i luoghi più interessanti.

Per semplicità di cronaca ho suddiviso i luoghi che ho visitato in tre categorie: la Praga storico/turistica, la Praga “local” e la nuova Praga birraria. I locali storici hanno la particolarità di essere situati tutti a poca distanza l‘uno dall’altro nello Stare Mesto, il centro storico di Praga. Questa facile accessibilità, insieme al fatto che sono quasi tutti segnalati sulle guide turistiche, li rende di difficile vivibilità negli orari mainstream, soprattutto in epoca di Covid, e rende i prezzi decisamente più alti rispetto alla media della città. Inoltre, maggiore è la presenza di turisti, maggiore è la scortesia del personale. Armatevi quindi di pazienza e/o, dove possibile, prenotate.

Vale senza dubbio una visita e l’attesa la celebre Pivovar U Medvidku (sito web): cibo di qualità e lista di birre di tutto rispetto. Nei mesi freddi è possibile degustare la loro X33 che con 12,6 gradi è la birra più alcolica di tutta la Repubblica Ceca. Molto interessante anche la Oldgott, una Polotmavy affinata in botte. A pochi metri da U Medvidku un altro locale storico, con degli interni molto belli, è U Dvou Kocek (sito web). La scelta della birra è limitata, ma si tratta di uno dei locali dove è possibile degustare la Pilsner Urquell tankova (birra non pastorizzata, inviata ai locali entro 48 ore dal confezionamento attraverso dei camioncini “tank” che ne garantiscono la conservazione).

Altri luoghi interessanti sono la Pivovar U Tri Ruzi (sito web), con la sua buonissima Svetly Lezak, e U Zlateho Tygra (sito web), situato a pochi metri di distanza. Luci e ombre invece quello che, insieme a U Medvidku, è probabilmente il pub più famoso di Praga: U Fleku (sito web). Situato a 15 minuti a piedi dalla centralissima Piazza Venceslao, offre agli avventori una magnifica Tmave. Ma l’atteggiamento insistente del personale e la presenza di numerose comitive turistiche non rende piacevole la sosta.

Ho trovato molto più interessanti la seconda serie di locali in cui sono stato, che elenco sotto l’etichetta di “Praga local”. Per questi occorre avventurarsi fuori dalla Praga turistica mainstream, utilizzando l’efficiente rete di tram. Questi locali sono frequentati soprattutto da gente del posto e i prezzi sono decisamente inferiori. Il primo locale che segnalo è U Sumavy (sito web): situato a sud del centro nella zona di Novi Mesto, è un locale molto caratteristico con interni in legno, vecchie stufe e spine in porcellana. Le birre bevute (una Horehled 12, Svetly Lezak della Pivovar Hradek e una Tmave della Pivovar Kostelec), spillate in maniera magistrale, sono state fra le migliori bevute in questo viaggio.

Scendendo ancora più a sud-est, nella zona amministrativa di Praga 4, vale una menzione U Bansethu (sito web), altro locale molto bello da vedere e segnalato da Bahnson come tra i migliori dove bere una Pilsner Urquell tankova. All’estremo sud-est della città, vale una gita il celebre Prvni Pivni Tramway (sito web). Situato al terminal del tram 11 è un luogo semplicemente unico, contraddistinto da interni che sono un mix fra un bar dell’America profonda e uno dell’epoca sovietica. Ben 8 spine con birrifici da tutta la Repubblica Ceca. Le bevute sono state una Benediktin 12 (Svetly Lezak della Pivovar Broumov) e una Marzen della Pivovar Matuska.

Da tutt’altra parte della città, a nord ovest nella zona di Breznov, si trova invece U Prezidentu (sito web). Si tratta di una locanda di quartiere che, come suggerisce il nome, è decorata con cimeli riguardanti tutti i presidenti della storia della Cecoslovacchia prima e della Repubblica Ceca poi. I proprietari non parlano inglese, quindi non è semplice farsi capire, ma l’atmosfera, sorseggiando una Svetly Lezak della Pivovar Rychtar, è impareggiabile.

Arriviamo infine alla nuova Praga birraria, quella cioè rappresentata da produzioni che vanno oltre la tradizione delle basse fermentazioni e si spingono su tipologie più moderne, luppolate o meno. Come in ogni parte del mondo, anche la capitale ceca è protagonista della nascita di nuovi birrifici che affiancano le produzioni classiche e il miglior esempio è senza dubbio la Vinohradsky Pivovar (sito web). Situata nell’omonimo quartiere di Vinohrady, dove risiedono molti expats, nasce nel 2014 e occupa il sito dell’antica birreria Mest’ansky. Al birrificio è annessa un’ampia tap room, la clientela è giovane e di stampo internazionale. La produzione varia da classici stile cechi a prodotti luppolati (IPA, APA e similari). Fra le birre più interessati segnalo la Vinohradska 11, la Lezak della casa, e la Liberator (APA).

Un altro buon esempio di produttori che propongono stili moderni accanto alle classiche Lager ceche è il Klasterni Pivovar Strahov (sito web), ospitato all’interno del Monastero di Strahov. Il monastero è bellissimo, immerso nel verde e con una bellissima vista su Praga. Al netto del sovraffollamento turistico e della consueta scortesia, le birre sono di buona fattura e proposte seguendo il binomio stili cechi-birre della new wave. Ho assaggiato una Lezak e una Amber Ale. La scena birraia presenta altre realtà che ho letto essere interessanti, come il birrificio Sibeeria (sito web), ma per mancanza di tempo/lontananza le ho lasciate per una futura visita.

Se siete appassionati di Lager e di basse fermentazioni, Praga è il vostro bengodi. Il consiglio è pianificare bene i locali che volete visitare e fare un mix fra celebri pivovar, taverne locali e assaggi di nuove produzioni. Na zdraví!

L'autore: Niccolo' Querci

Bergamasco di nascita. Vive a Bruxelles dal 2011 dove si occupa di fondi europei. Ha ottenuto la qualifica di Beer Sommelier presso la Beer Academy di Londra, ha scritto una guida birraria su Bruxelles ed è membro della British Guild of Beer Writers. Ama girovagare per il Belgio e per l'Europa per scoprire nuovi birrifici e nuove birre. Ha una predilezione per le Saison e una venerazione per la birra trappista Orval.

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