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Le 12 nuove birre italiane presenti nella box del Ballo delle Debuttanti 2023

Come ormai saprete, da lunedì 20 a domenica 26 marzo tornerà la Italy Beer Week, con la sua solita straordinaria esplosione di eventi e iniziative dedicate alla birra artigianale. Da anni il valore aggiunto della manifestazione è il Ballo delle Debuttanti, una selezione di creazioni inedite provenienti da importanti birrifici italiani, disponibili tutte insieme durante la nostra settimana. Le birre potranno essere assaggiate in anteprima alla spina negli Open Baladin di Torino e Roma nel weekend che precederà la Italy Beer Week (sabato 18 e domenica 19 marzo), ma parallelamente comporranno anche l’ormai consueta box speciale acquistabile online sul sito di 1001 Birre. La box è già disponibile, dunque non rimane altro che presentarvi le 12 novità che parteciperanno al Ballo delle Debuttanti 2023. Quest’anno il contenuto della box è davvero di grande livello e come sempre potrete bere le birre insieme ai rispettivi birrai durante le dirette che organizzeremo nel corso della Italy Beer Week.

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Perdu à Turin – Edit + Fauve

Cominciamo dall’unica birra di cui abbiamo svelato qualche dettaglio nelle scorse settimane, ossia l’interessantissima collaborazione tra il torinese Edit (sito web) e il francese Fauve (sito web), coordinata dal nostro Official sponsor Easybräu-Velo (sito web). Come spiegato all’epoca la Perdu à Turin (5%) può essere considerata una French-Italian Pilsner,  poiché la variante italiana delle Pils è adattata a ingredienti francesi. Protagonisti della ricetta sono in particolare i luppoli Barbe Rouge e Mistral, il cui utilizzo a freddo è determinante nella definizione dell’interessante profilo aromatico della birra. Un’ulteriore evoluzione di un sottostile nato in Italia ma che sta conquistando tutto il mondo brassicolo.

Doe – Birra dell’Eremo

Non poteva mancare anche a questo al Ballo delle Debuttanti l’umbro Birra dell’Eremo (sito web), un birrificio che oltre a essere riconosciuto tra i migliori in Italia, è un gradito punto fermo della nostra iniziativa. E quest’anno la sua partecipazione è attesa con grande curiosità, poiché la sua inedita è una birra tutt’altro che scontata: un Barleywine invecchiato 12 mesi in botti ex Sangiovese. Questa straordinaria chicca, battezzata Doe (9,7%), si presenta con un intrigante colore mogano impreziosito da riflessi ramati, mentre la schiuma, come da aspettative, è esile e minimale. Al naso si avvertono sensazioni di mou, vaniglia e note fruttate di prugna disidratata, in bocca offre un viaggio in un mondo denso, complesso e caratterizzato da note liquorose, dolcezze caramellate e sfumature di frutta sotto spirito. Si apprezza maggiormente attraverso una bevuta rilassata e meditativa, alla quale cercheremo di abbandonarci anche durante la diretta web con la presenza del birraio Enrico Ciani.

Double Crunch – Rebel’s

Dopo aver partecipato nel 2022 al Ballo delle Debuttanti in maniera “ufficiosa” con la loro Italian Grape Ale, quest’anno i ragazzi di Rebel’s (sito web) sono in prima fila con una birra inedita regolarmente disponibile nella nostra box. Si tratta della Double Crunch (6%), considerabile una sorta di evoluzione della Tempura Crunch, la fortunata IPA della casa dai suadenti aromi orientali. La Double Crunch continua sullo stesso percorso, grazie all’impiego di alcuni ingredienti speciali tradizionalmente associati alla cucina asiatica: in bollitura vengono aggiunte radice di galangal fresca, dall’aroma pungente, e scorze di lime kaffir, tipico agrume del Sud-est asiatico; a freddo invece sono impiegate foglie di basilico thailandese, con le loro nette note balsamiche. È sempre a freddo, inoltre, che avviene la parte più importante della luppolatura, con il ricorso alle varietà Talus e Mosaic Cryo che forniscono sfumature floreali e tropicali (cocco). Infine al palato la Double Crunch ostenta un corpo morbido e rotondo grazie all’impiego di avena e frumento.

Brunhilde – Live Barrels

È con grandissimo piacere che al Ballo delle Debuttanti 2023 accogliamo il ritorno di Bruno Carilli nella produzione brassicola! Tra le 12 birre inedite infatti troverete la Brunhilde (7%), una Hoppy Belgian Ale che segna il debutto della fermenteria creativa Live Barrels (sito web) nel mondo della birra. Ispirata alle Belgian Ale più moderne – tipo quelle di De La Senne, per capirci – nasce da un grande lavoro sulla fermentazione al fine di ottenere secchezza estrema e note pepate al naso, derivanti dal metabolismo del lievito. Un tocco di frumento rende i suoi 7 gradi pericolosissimi, insieme a un profilo luppolato erbaceo ed elegante, definito da generosi quantitativi di Saaz e Styrian Golding. Un ritorno in grande stile per un vecchio amico della birra artigianale italiana!

OneBrew – The Wall

Prima partecipazione per il birrificio The Wall (sito web) al Ballo delle Debuttanti e per l’occasione il produttore lombardo sfoggia una nuovissima Modern IPA, generica espressione (ma sempre più utilizzata) per riferirsi alle rivisitazioni delle classiche IPA in chiave contemporanea. Protagonisti della OneBrew (5,8%) sono ovviamente i luppoli, il cui contributo aromatico è esaltato da un corpo snello e asciutto: nel profilo troviamo un deciso carattere tropicale derivante dall’impiego delle varietà Enigma ed El Dorado, accentuato poi da un massiccio dry hopping effettuato con Cryo Pop (non è un cultivar specifico, bensì un blend proprietario di diverse varietà). In bocca la OneBrew si contraddistingue per una bevuta facile ed estremamente scorrevole, in cui le note aromatiche prevalgono sia al naso che in bocca pur lasciando un piacevole finale secco.

More There Than Here – Evoqe

Dopo l’ottimo debutto dello scorso anno, il veneto Evoqe (sito web) torna al Ballo delle Debuttanti con quella che definisce una “fake Weizen”, cioè una birra di frumento tedesca lontana dalle caratteristiche tipiche dello stile. Battezzata More There Than Here (5,5%), per molti versi rispetta il copione atteso: è chiara e velata e ovviamente realizzata con malto di orzo e di frumento. La particolarità è nella fermentazione, perché accanto al classico lievito da Weizen ne è stato utilizzato un altro per raggiungere due scopi: da una parte tenere a bada le tipiche note di banana a vantaggio degli altrettanto caratteristici sentori fenolici e speziati, dall’altra aumentare l’attenuazione con ripercussioni positive su bevibilità e scorrevolezza.

Goldfinch – Milvus

Il potentino Milvus (sito web) è senza dubbio uno dei giovani birrifici più interessanti nel panorama italiano, dunque siamo felicissimi di poterlo ospitare al Ballo delle Debuttanti 2023. La sua novità è la Goldfinch (4,2%), una Saison prodotta con l’aggiunta di succo e scorze di clementine biologiche coltivate sulla costa ionica lucana. Il risultato è una birra chiara dai riflessi aranciati, dove la speziatura tipica del lievito belga ben si sposa con le note delicate ed agrumate del frutto lucano. Una bevuta molto scorrevole e sicuramente non banale per una birra che ci spedirà direttamente in piena Primavera!

Colonna – Eternal City Brewing

Anche il romano Eternal City Brewing (sito web) è ormai un ospite fisso del nostro Ballo delle Debuttanti e per l’edizione 2023 ha deciso di presentare in anteprima la Colonna (5,5%), un’American Pale Ale che rientra nella linea “Le Rionali” dedicata ai quartieri centrali della Capitale. La ricetta è costruita intorno a un solo luppolo – la Colonna è dunque una single hop – e nello specifico l’americano Simcoe, che la rende una birra fresca, dalle note erbacee, citriche e tropicali. Il colore dorato, il corpo esile e il finale leggermente amaro completano l’identikit di una birra perfetta per ogni occasione. Per chi non è di Roma il rione prende il nome dalla Colonna di Marco Aurelio in Piazza Colonna: siamo in una delle zone più centrali della città, incastonata tra via del Corso, Piazza di Pietra, piazza Capranica e largo Chigi.

Fortunipa – La Villana

Altra new entry del Ballo delle Debuttanti 2023 è quello de La Villana (sito web), importante birrificio veneto con sede a Vicenza. La sua birra inedita si chiama Fortunipa (5,8%) e appartiene all’emergente tipologia delle Cold IPA, ultima variazione sul tema luppolato proveniente dagli Stati Uniti. Di aspetto chiaro, è prodotta con malto Pilsner e l’aggiunta di una piccola percentuale di fiocchi di mais. Prevede solo luppoli americani, sia in amaro che in dry hopping, nelle varietà Idaho Gem, Citra, Ekuanot e Mosaic. Risulta secca e beverina grazie al lievito Lager, lasciato lavorare a temperature più alte così da aumentare l’attenuazione e aggiungere un layer di esteri fruttati che ben si sposano con la luppolatura. Fresca, tropicale e appagante, vi permetterà (se ancora non avete avuto occasione) di conoscere da vicino una Cold IPA.

Gose – Claterna

Seconda apparizione al Ballo delle Debuttanti anche per Claterna (sito web), birrificio che dopo aver speso alcuni anni a costruire una solida base locale, di recente ha cominciato a farsi conoscere nel resto d’Italia, anche grazie alla rinnovata grafica delle etichette. Quest’anno il produttore emiliano presenta la sua Gose (4,5%), birra acidula di frumento ispirata all’omonimo antico stile della città di Lipsia. Tradizionalmente speziata con coriandolo, qui è prevista anche l’aggiunta di buccia di arancia amara e bergamotto, oltre al sale di Cervia. Il risultato è una birra chiara, velata, con note fresche di agrumi, delicatamente acida, dissetante e con una sapidità che dona una leggera e pizzicante acquolina in bocca.

Disarm – Radiocraft

Le Florida Weisse sono la risposta statunitense alle Berliner Weisse, rispetto alle quali prevedono l’aggiunta di frutta di vario genere – sì, possono essere considerate le alter ego delle Catharina Sour. Grazie al birrificio Radiocraft (sito web) potremo assaggiare una Florida Weisse al Ballo delle Debuttanti: la Disarm (5,5%), infatti, si ispira espressamente a questa tipologia tipica dello stato americano. È una birra acida dal colore rosa acceso, dato dall’aggiunta di more e lamponi a fine fermentazione. La parte dolce della frutta è bilanciata dal lime, ingrediente ricorrente nello stile, che viene aggiunto in forma di buccia e succo sempre nella fase fredda (fine fermentazione). Il ceppo impiegato per la fermentazione è il Philly Sour (Lachancea). Conoscendo la predisposizione di Radiocraft nei confronti della musica, viene naturale chiedersi se il nome della birra non sia un omaggio all’omonima splendida ballata degli Smashing Pumpkins. Lo chiederemo direttamente al birraio Enrico Girelli in una delle dirette web in programma con i birrai del Ballo delle Debuttanti

Locals Only – La Gramigna

Last but not least, concludiamo con la Locals Only (6,3%) del birrificio La Gramigna (sito web), prodotta in collaborazione con Luppolo Made in Italy, un altro dei nostri Official Sponsor. Come il nome suggerisce, Luppolo Made in Italy è un progetto per la coltivazione di luppolo biologico e convenzionale di alta qualità ed è proprio da questa azienda che arrivano le varietà Cascade e Chinook utilizzate in dry hopping per donare un’esplosione di sentori floreali, agrumati e resinosi. Per il resto aspettiamoci le caratteristiche tipiche di una IPA di stampo moderno: colore giallo paglierino, amaro non eccessivo, bevuta snella e particolarmente dissetante.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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