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Ecco la prima French-Italian Pils, la “debuttante” della collaborazione tra i birrifici Edit e Fauve

Con l’inizio del nuovo anno possiamo cominciare a parlare concretamente della Italy Beer Week, l’ormai storica iniziativa a firma Cronache di Birra che tornerà in tutta Italia da lunedì 20 a domenica 26 marzo. Nelle prossime settimane entreremo nel vivo della dodicesima edizione dell’evento, oggi invece ci dedichiamo a uno dei suoi appuntamenti più seguiti: il Ballo delle Debuttanti, ossia la “sfilata” delle birre inedite che da anni accompagna la nostra manifestazione. È ancora presto per raccontare tutte le novità che i birrifici stanno preparando per l’occasione, tuttavia possiamo cominciare a seguire la genesi di una delle “debuttanti” del 2023: una bassa fermentazione figlia di una prestigiosa collaborazione internazionale, che vede protagonisti il birrificio Edit di Torino e i francesi di Fauve, produttore con sede a Montpellier ma con un brewpub anche a Parigi. A fare da regista a questa partnership sarà Easybräu-Velo, che oltre a essere uno degli Official Sponsor della Italy Beer Week – ed è il motivo per cui oggi scriviamo di questa birra, oltre che per l’interesse che essa suscita – è anche il fornitore degli impianti di produzione di entrambi i birrifici.

La cotta si terrà venerdì 20 gennaio e si svolgerà presso la sede di Edit a Torino – il produttore ha anche un locale a Milano. Abbiamo accennato che sarà una bassa fermentazione, ma più nello specifico la birra può essere definita una French-Italian Pils, cioè una declinazione alla francese della variante di Pils diffusasi nel nostro paese, prima di diventare un fattore anche all’estero. Ricordiamo che le Italian Pils si discostano dal modello ceco-tedesco per due aspetti: una certa velatura, più o meno manifesta, e soprattutto un aroma di luppolo più evidente, ottenuto tramite dry hopping o massiccio late hopping di luppoli continentali. La capostipite è ovviamente la Tipopils del Birrificio Italiano, apparsa sul mercato oltre vent’anni fa. Solo recentemente però questa tipologia ha ottenuto successo a livello internazionale, spingendo tanti birrifici stranieri (e italiani) a confrontarsi con una variazione delle Pils più attuale che mai.

Il “tocco francese” nella birra che andranno a realizzare Edit e Fauve è rappresentato dalla provenienza degli ingredienti. I luppoli saranno totalmente francesi: in bollitura sarà impiegato il Mistral, mentre in dry hopping il Barbe Rouge. Coltivato in Alsazia e apparso sul mercato solo in tempi relativamente recenti, il Mistral è una varietà che può essere impiegata tanto in amaro quanto in aroma. Si contraddistingue per delicate note di agrumi, melone e uve Moscato, ma la sua peculiarità più apprezzata è la capacità di conferire un amaro pulito ed elegante, mai fastidioso. Anche il Barbe Rouge è coltivato in Alsazia ed è imparentato con lo storico Strissespalt. È un luppolo d’aroma caratterizzato da toni fruttati riconducibili alla frutta rossa, al kumquat e agli agrumi. La nazionalità francese degli ingredienti non si ferma solo ai luppoli, poiché un quarto dei malti usati come base fermentescibile sarà di provenienza transalpina.

Sarà quindi una birra moderna con una certa identità territoriale, che rispetta perfettamente la filosofia produttiva di entrambi i birrifici. Proprio come Edit, infatti, anche Fauve è un marchio decisamente al passo coi tempi: le sue birre, confezionate in lattina, sono spesso ispirate a stili luppolati di stampo contemporaneo come APA, AIPA e DIPA, interpretati in chiave “hazy” e con il ricorso all’immancabile double dry hopping. Nella gamma non mancano acide alla frutta, Imperial Stout con adjuncts e collaborazioni importanti, oltre a un interessantissimo programma di affinamenti in botte. Il birrificio inoltre dedica spazio all’arte e alla cucina di qualità. È una realtà che merita attenzione e basta dare un’occhiata al loro sito web per avere subito voglia di fare un salto a Parigi nel loro brewpub con 16 spine. Oppure, più facilmente, partecipare al tap takeover di Fauve che si terrà giovedì 19 gennaio presso Edit Torino: un’occasione unica per conoscere da vicino un birrificio mai presentato in Italia fino a oggi.

Quindi la prossima settimana i birrai Loris Mattia Landi e Cyprien Maisonnier si troveranno a lavorare su una ricetta molto stimolante, potendo sfruttare la scenografica sala cotte Easybräu-Velo da 20 ettolitri di cui Edit si è dotato a ottobre del 2021. All’epoca la scelta del birrificio torinese fu di affidarsi a un marchio di altissimo livello, capace di fornire macchinari d’eccellenza e un supporto tecnologico a tutto tondo, con un sostegno completo dalla progettazione fino al post-vendita. In effetti TMCI Padovan, azienda proprietaria di Easybräu-Velo, è in progressiva crescita: recentemente ha aperto una terza sede da 20.000 mq a Mareno di Piave (TV) e nel 2023 punterà alla sostenibilità, ottimizzando l’efficienza energetica dei suoi prodotti e continuando a sviluppare la tecnologia basata su alghe per la produzione di biomassa dalla CO2 di scarto.

La birra di Edit e Fauve sarà regolarmente disponibile nella box del Ballo delle Debuttanti acquistabile come sempre su 1001 Birre, nonché alla spina nei locali che aderiranno all’iniziativa nel corso della Italy Beer Week. Chiaramente forniremo dettagli in merito a tutti questi aspetti a tempo debito, prima però potrete seguire i canali social di Cronache di Birra (Facebook e Instagram) dove trasmetteremo le fasi salienti della cotta e di venerdì 20 gennaio. Poi non resterà altro che attendere la maturazione della birra per poter finalmente assaggiare questa interessante Italian Pils in salsa francese.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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