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12 birre da assaggiare a Eurhop Beer Festival 2023

Tra poco più di ventiquattro ore comincerà a Roma l’edizione 2023 di Eurhop, che si prospetta anche quest’anno un appuntamento imperdibile per ogni appassionato. Come forse saprete la formula sarà radicalmente diversa dal passato: nella sala principale saranno presenti le postazioni di un centinaio di birrifici italiani, per un totale di circa 800 birre in degustazione; nella sala superiore troverete invece solo birrifici stranieri, molti normalmente irreperibili in Italia, e potrete entrare solo acquistando un biglietto all you can drink per una delle sessioni previste dal programma. Per chi si “accontenterà” di fruire del festival in maniera consueta, abbiamo preparato un elenco di 12 birre che a nostro avviso meritano di essere assaggiate, divise per categoria. È inutile sottolineare che la lista non è e non può essere esauriente, perché la scelta è praticamente infinita e il livello qualitativo sempre molto alto. Ma se cercate una chiave di lettura, un suggerimento o un’ispirazione per decidere cosa bere, non vi resta che continuare a leggere.

Abbiamo individuato cinque grandi gruppi di birre: luppolate, basse fermentazioni, wild e sour, speciali e Imperial Stout e barricate. Per ogni gruppo abbiamo selezionato due birre, a parte nell’ultimo caso per le ragioni che spiegheremo più avanti. Prendete appunti!

Birre luppolate

Partiamo dalle birre luppolate, che inevitabilmente domineranno le spine di Eurhop. Se amate la tipologia allora avrete l’imbarazzo della scelta, così come l’abbiamo avuta noi nel selezionare solo due produzioni nella sterminata offerta del festival.

Moons Opera (8,5%) – Ritual Lab + Deya

A Eurhop saranno presenti tante birre in anteprima assoluta e tra le luppolate si segnala la Moons Opera (8,5%), una Double IPA in salsa New England prodotta da Ritual Lab (sito web) in collaborazione con il birrificio inglese Deya (sito web). Per ovvie ragioni non l’abbiamo assaggiata, ma sapendo come lavora Ritual Lab con il luppolo ci sentiamo di consigliarla a occhi chiusi.

How Much Hops Is Too Much Hops (6,8%) – 50&50

Una birra che nel nome nasconde una domanda quasi ancestrale, che tutti si sono posti almeno una volta nella vita. E il birrificio 50&50 (sito web) di Varese sembra voler indagarne la risposta con questa estrema Hazy IPA brassata con quattro diversi step di dry hopping. Troppo luppolo? Assolutamente no, come potrete verificare assaggiandola a Eurhop.

Basse fermentazioni

Negli ultimi anni le basse fermentazioni hanno guadagnato parecchio spazio nel panorama brassicolo italiane, dunque non è un caso che a Eurhop saranno disponibili tantissime Lager. Il livello qualitativo di queste produzioni è cresciuto nettamente e se amate la tipologia vi troverete costretti a raccapezzarvi tra le numerose scelte possibili.

Ein Kleines Pils (3,8%) – Bibibir

L’ultima evoluzione della riscoperta delle Lager è il crescente interesse per gli stili della tradizione ceca oltre alle comuni Pils. Il birrificio abruzzese Bibibir (sito web) presenterà a Eurhop la Ein Kleines Pils (3,8%), una bassa fermentazione definita Session Pils, ma la cui denominazione corretta sarebbe Svêtly Výčepní. Il problema è che rischiereste di impiegare più tempo per pronunciare le due parole in ceco che per svuotare il bicchiere.

Bibock (6%) – Birrificio Italiano

In un momento in cui le basse fermentazioni sono tornate di moda, è forse il caso di rendere omaggio ad alcune storiche Lager italiane. Per questo consigliamo la Bibock (6%) del Birrificio Italiano (sito web), un’evergreen spesso oscurata dalla fama della sorella Tipopils, ma che merita sempre di essere bevuta.

Wild & sour

La rappresentanza di birre acide e selvagge sarà molto numerosa a Eurhop e farà felici tutti gli appassionati delle fermentazioni miste e dei lieviti non convenzionali. Anche in questo caso ve ne segnaliamo due che ci sembrano particolarmente valide.

Fruston (7,8%) – Ca’ del Brado

Ripensare gli stili tradizionali in chiave “wild” è molto interessante, anche perché aggiunge un ulteriore elemento di autenticità al lavoro di recupero. Così tra le ottime creazioni disponibili allo stand di Ca’ del Brado (sito web) ci sarà anche la Fruston (7,8%), una Bière de Garde interpretata in maniera “selvaggia” grazie all’affinamento in botte e realizzata insieme ai francesi de La Malpolon (sito web).

Mixed by Berry (6,5%) – Maestri del Sannio

Questa birra meriterebbe un assaggio anche solo per il nome! In realtà le creazioni di Maestri del Sannio (sito web) sono sempre di ottimo livello e così dovrebbe essere – il condizionale è solo perché non l’abbiamo mai assaggiata – la Mixed by Berry (6,5%), una Sour Ale dalla spiccata acidità, realizzata con l’aggiunta di frutti rossi (ciliegia, amarena, lamponi, fragole, mirto e uve Aglianico).

Birre speciali

In questa categoria abbiamo messo birre che non rientrano nei precedenti gruppi e che prevedono l’impiego di ingredienti non convenzionali. Niente di trascendentale comunque, sebbene spulciando la lista di Eurhop si possono incontrare produzioni anche piuttosto eccentriche.

Stone (5,8%) – Birra dell’Eremo

L’umbro Birra dell’Eremo (sito web) sarà presente a Eurhop con la bellezza di tre birre inedite, tra cui la Stone (5,8%). Si tratta di un’Italian Grape Ale, tipologia sulla quale il produttore della provincia di Perugia ha ormai raggiunto un livello qualitativo straordinario. Le uve impiegate sono di Sauvignon Blanc e la birra presenta una spiccata (ma elegante) acidità.

Robust Porter Coffee (7,2%) – Chianti Brew Fighters

Il caffè continua a essere un ingrediente speciale sempre più utilizzato dai birrifici italiani, soprattutto nella sua declinazione di alta qualità. I ragazzi di Chianti Brew Fighters (sito web) porteranno a Eurhop la Robust Porter Coffee (7,2%), prodotta per la prima volta lo scorso maggio con una miscela miscela di specialty coffee peruviana di varietà Caturra, Bourbon e Catuai, prodotta da Eli Chilcon.

Imperial Stout e birre barricate

Anche se non parteciperete alle sessioni esclusive di Eurhop, potrete bere birre eccezionali e rare anche cercando tra gli stand dei birrifici italiani. Per questa ragione abbiamo deciso di segnalare ben quattro birre nel presente gruppo, sebbene le produzioni meritevoli di menzione siano davvero tantissime.

Hernan (12,5%) – Alder

Avremmo potuto citare Alder (sito web) nel gruppo delle birre luppolate o in quello delle basse fermentazioni, invece lo inseriamo qui con la sua ultima creazioni: la Hernan (12,5%), una Imperial Stout brassata con l’impiego di cacao (buccia, polvere e fave) e vaniglia Bourbon. Se ne volete sapere di più sappiate che ne abbiamo scritto qualche giorno fa.

Xyauyù 2019 – Botte (14%) – Baladin

La postazione di Baladin (sito web) a Eurhop è sempre molto appariscente, grazie soprattutto alle grandi botti che contengono prodotti unici. Anche quest’anno il birrificio piemontese non sarà da meno, permettendo ai partecipanti di assaggiare l’annata 2019 della Xyauyù (14%), una birra che non ha certo bisogno di presentazioni.

Envy (11%) – Lambrate

Il Birrificio Lambrate (sito web) di Milano parteciperà a Eurhop con due novità assolute, rientranti entrambe nella categorie degli affinamenti in legno. Dovendo scegliere segnaliamo la Envy (11%), un Barley Wine maturato in botti di Bourbon e arricchito dall’aggiunta di caffè e vaniglia. Se gli adjuncts vi convincono poco, ci sarà anche la versione “liscia”, che è poi la seconda novità di Lambrate a Eurhop (si chiama Gluttony).

D’annata “Single cask Caol Ila 36 months” (12,5%) – Menaresta

Chi lo scorso febbraio ha avuto la fortuna di partecipare all’evento online di Italia a sorsi, la nostra serie di webinar dedicati alla birra italiana, avrà avuto modo di verificare l’alto livello qualitativo delle barricate di  Menaresta (sito web). Sappiate allora che birrificio brianzolo porterà a Eurhop la sua D’annata (12,5%) lasciata affinare per tre anni in botti di whisky Caol Ila. Imperdibile!

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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2 Commenti

  1. Perché consigliare birre ” sulla fiducia “?

    • Perché non si potrebbe fare altrimenti. L’alternativa sarebbe andare al festival, assaggiare e poi riportare le proprie impressioni sulle birre migliori, peccato che l’articolo perderebbe senso per ovvi motivi.
      La nostra idea è dare qualche indicazione su cosa si può trovare a Eurhop, offrire chiavi di lettura per cose interessanti da assaggiare. Ovvio che poi l’assaggio va compiuto sul campo.

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