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La tappa suprema di un viaggio birrario: bere in una cornice spettacolare

Viaggiare per la birra è una delle attività più divertenti, formative e stimolanti che può compiere un appassionato. Oggi si tende a ritenere che uno dei motivi sostanziali risieda nella possibilità di bere birre “fresche alla fonte”, ma limitare i benefici a questo singolo aspetto sarebbe quantomai riduttivo. Sia chiaro, assaggiare il prodotto laddove viene realizzato è un privilegio enorme, se non addirittura imprescindibile per alcune tipologie brassicole. Tuttavia dietro un viaggio birrario c’è molto di più: c’è la possibilità di entrare in contatto con culture diverse dalla nostra, toccare con mano usi e costumi talvolta ignorati, respirare un modo di vivere e consumare la bevanda assolutamente peculiare. E spostandosi di tappa in tappa, può facilmente accadere di visitare luoghi straordinari, dove oltre a bere ottime birre e assaporare consuetudini birrarie lontane dalle nostre, è possibile godere di una spettacolare cornice urbana o naturale. In ogni viaggio capita di ritrovarsi almeno in un luogo del genere, dove le suggestioni si elevano a un livello superiore e dove sembra quasi di vivere un sogno. La bevuta in sé stessa passa quasi in secondo piano rispetto all’esperienza complessiva. E visto che spiegare il concetto a parole non è semplicissimo, ecco alcuni esempi tratti dai miei tanti viaggi in giro per il mondo.

Franconia – Spezial Keller

La Franconia è una regione ricchissima dal punto di vista brassicolo e Bamberga una meta imprescindibile per ogni appassionato: la città non solo è sede di tanti birrifici tradizionali, ma nasconde un tesoro architettonico e urbanistico con pochi eguali al mondo – il centro è patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Il luogo più affascinante per godere di entrambi gli aspetti di Bamberga è senza dubbio la Spezial Keller (sito web): locale e biergarten del birrificio Spezial situati su una collina non lontano dall’osservatorio astronomico. Il panorama che si può godere mentre si sorseggia una Rauchbier della casa è da togliere il fiato: oltre gli alberi e i tetti a spiovente delle case medievali svettano le torri e le guglie di alcuni tra gli edifici più suggestivi della città, in particolare il Duomo Imperiale e il Monastero di Michaelsberg. Bere d’estate seduti a uno dei tavoli in legno sotto l’ombra di un vecchio platano è un’esperienza quasi mistica: non lasciatevela scappare per nulla al mondo!

Oregon – Pelican Pub

Per descrivere l’esperienza che si può provare al Pelican Pub di Cape Kiwanda (sito web), sulla costa settentrionale dell’Oregon, basta una delle tantissime immagini rintracciabili su Internet. Non è quindi difficile capire perché sia considerato uno dei locali birrari con la vista più scenografica del mondo: il monolite che si erge dalle acque proprio davanti alla grande e selvaggia spiaggia è un eccezionale spettacolo della natura, che ricorda le scene di film cult come I Goonies – non per niente girato a distanza di qualche chilometro sulla stessa parte di litorale. Probabilmente avreste voglia di visitarlo anche se alla spina fossero disponibili pessime birre, peccato che il birrificio Pelican sia un produttore largamente apprezzato e vincitore di numerosi riconoscimenti in molti importanti concorsi nazionali e internazionali. Così bere una Cream Ale con vista sull’oceano, se non addirittura in spiaggia dove – rarità per gli Stati Uniti – è permesso il consumo, è qualcosa che non scorderete facilmente. Ve l’assicuro.

Belgio – Het Waterhuis aan de Bierkant

Poche nazioni come il Belgio possono regalare luoghi dallo straordinario potere evocativo, dove le tradizioni e le consuetudini del passato sono percepibili in ogni angolo. Ad esempio esistono tanti birrifici storici che sembrano vere e proprie macchine del tempo, come Cantillon e altri produttori del Pajottenland. Eppure quando penso ai posti più suggestivi in assoluto, la mia mente e il mio cuore si dirigono verso gli antichi caffè del Belgio, che è possibile trovare tanto nella campagna delle Fiandre quanto nelle principali città d’arte. Ne potrei citare a bizzeffe: Zageman e Poechenellekelder a Bruxelles (il primo chiuso da anni), Staminee De Garre e Brugs Biertje a Bruges, Oud Arsenaal e – lo infilo solo tangenzialmente in questo elenco – Kulminator ad Anversa. C’è però una città belga che amo in maniera particolare ed è Gent: lì si trova uno dei locali birrari secondo me più belli del Belgio, situato proprio su uno degli splendidi canali. L’Het Waterhuis aan de Bierkant (sito web) non sarà una tappa imprescindibile per gli appassionati, sebbene la carta delle birre garantisca bevute più che dignitose. Tuttavia sorseggiare il proprio calice all’aperto, seduti ai tavolini sul canale, o dentro, accanto alle finestrelle che impreziosiscono i suggestivi interni, è un’esperienza bellissima. È un luogo turistico ma frequentato anche da locals, perfetto per una pausa in tranquillità durante una visita a Gent.

Londra – The Harp

Sono letteralmente impazzito per trovare un pub di Londra da inserire in questo elenco, ma alla fine la scelta è ricaduta ancora una volta sull’evergreen The Harp, vincitore con merito di diverse edizioni del premio National Pub of the Year del Camra. È situato in un punto della città che da solo varrebbe la visita, cioè tra Covent Garden e Trafalgar Square, ma i suoi pregi non si fermano certo qui. È un pub dove si può sorseggiare la propria pinta in relativa tranquillità considerando l’alto tasso turistico della zona, ma soprattutto dove si può scegliere tra un’ampia scelta di Real Ale tutte di altissimo livello: è sempre disponibile qualche prodotto di Dark Star, ma la selezione offre anche un valido spaccato dell’offerta brassicola della città dimostrando una lodevole predisposizione all’aggiornamento continuo. Inoltre The Harp è un locale molto curato dal punto di vista estetico: bere una Real Ale lì, nel cuore di Londra, ha un gusto tutto particolare.

Australia – Forrest Brewery

Per raggiungere la Forrest Brewery (sito web) occorre lasciare la Great Ocean Road, una delle attrazioni naturalistiche più importanti dell’Australia, e passare tre quarti d’ora ad arrampicarsi per le tortuose strade nel bosco circostante. Di per sé sembra dunque un controsenso inserire in questo elenco il birrificio, eppure alla fine del viaggio ci si trova davanti a un grande brewpub nel bel mezzo di un villaggio minuscolo (170 abitanti) immerso nel verde australiano. La qualità delle birre è eccellente per gli standard locali, ma ciò che colpisce è il contesto: il clima amichevole e rilassato, il gran numero di avventori giunti da chissà dove e soprattutto la cornice naturale composta da boschi di eucalipti a perdita d’occhio. Ordinate una Pale Ale della casa e godetevi l’atmosfera.

L'autore: Andrea Turco

Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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