Come abbiamo documentato in passato, negli ultimi anni il mondo della birra trappista ha subito profonde trasformazioni. Per decenni è rimasto un microcosmo cristallizzato nel tempo e sempre uguale a sé stesso, ma di recente si è improvvisamente risvegliato: il numero dei birrifici trappisti nel mondo è quasi raddoppiato, nomi storici come Rochefort e Chimay hanno lanciato nuove birre dopo oltre mezzo secolo, sono nate collaborazioni e tipologie brassicole lontane dalla tradizione e in alcuni casi è stata addirittura usata la lattina come contenitore (è il caso dell’americano Spencer). Qualche settimana fa è stato segnato un nuovo “record” in questo processo di modernizzazione – qualcuno ha detto secolarizzazione? – del mondo brassicolo trappista, con l’annuncio da parte dell’olandese La Trappe della prima birra trappista senza alcol. La novità è stata battezzata Nillis (0,0%) e si inserisce in quella emergente nicchia di mercato formata da prodotti alcohol-free o comunque dal basso contenuto alcolico.
Digerire l’idea di una birra senza alcol è già di per sé difficile se non impossibile, figuriamoci associarla a un produttore trappista. Tuttavia il birrificio De Koningshoeven, che produce La Trappe, ha compiuto questa scelta “eretica” per rispondere alla crescente domanda di birra analcolica. È una decisione drastica e senza precedenti nella storia dell’abbazia: nonostante La Trappe sia un marchio con un passato nebuloso e che non gode di grande considerazione tra gli appassionati, fino a oggi non si era mai allontanato in maniera così netta dalle tradizioni della birra trappista. La Nillis invece fa sfoggio in etichetta di un bel 0,0% alc. cercando, a suo dire, di unire il concetto di qualità con quello di birra analcolica.
A differenza di quello che si potrebbe pensare, La Trappe Nillis è di colore ambrato scuro e gioca sulla complessità del bouquet aromatico. Secondo la descrizione presente sul sito del birrificio, il suo bouquet aromatico è il risultato dell’incontro tra le note caramellate del malto e gli aromi freschi del luppolo e quelli fruttati del lievito. Peccato che il lievito non compaia tra gli ingredienti: sono elencati solo acqua, malto d’orzo e luppolo, oltre a estratti degli ultimi due. L’assenza di lievito presuppone che De Koningshoeven abbia seguito per la Nillis il metodo denominato “fermentation-free brewing”, che permette di ottenere birre prive di etanolo poiché il lievito semplicemente non è previsto dalla ricetta. Si ottiene quindi una bevanda non fermentata, che è poco più di un succo di malto aromatizzato con luppolo. Poiché il risultato è un prodotto aromaticamente scialbo e piatto, solitamente si cerca di conferirgli sapore con l’aggiunta di additivi o, appunto, di estratti.
Come forse avrete capito, il nome Nillis deriva dal latino ed è una crasi dei termini “nihil” (niente) e “nullus” (nessuno), ribadendo dunque il valore simbolico del volume alcolometrico della birra. Ma non solo, perché “Nilius” in latino è il fiume Nilo, che nasce in Uganda: proprio lì è presente un’abbazia trappista gemellata con quella di Nostra Signora di Koningshoeven, a cui sarà devoluto parte del ricavato della vendita della birra per lo sviluppo di progetti sul territorio – ricordiamo che un birrificio trappista non può prevedere scopo di lucro. La Nillis è disponibile dal 21 agosto nella classica veste La Trappe: bottiglia da 33 cl. ed etichetta a forma di arco a sesto acuto.
Tra i commenti degli utenti presenti sulla pagina Facebook di La Trappe, peraltro molti entusiastici e solo sporadicamente critici, ne riportiamo uno che ci ha strappato un sorriso:
Una volta uno dei monaci in sala degustazione (presso l’abbazia De Koningshoeven ndR) mi disse che la birra senza alcol non era nel volere di Dio, e che quindi La Trappe non avrebbe mai prodotto una birra alcohol-free. Possiamo dedurre che ora hanno perso letteralmente la loro fede?
Solo per precisare: l’Olanda non è una Nazione, il Birrificio si trova a Tilburg, nella regione del Bramante Settentrionale nei Paesi Bassi. L’Olanda è una delle 12 regioni dei Paesi Bassi.
Grazie per la precisazione, hai perfettamente ragione
La birra senz’alcol non è tutt’ora nel volere di Dio!
Solo il dio denaro vuole birra senz’alcol…
Chi non beve alcol beva altro , non birra.